Venerdì 17, passare sotto le scale, rovesciare il sale, rompere gli specchi… molte sono le superstizioni nella vita di tutti i giorni, e anche il mondo della danza non ne è sprovvisto.
Due sono le superstizioni più conosciute e alle quali si fa più attenzione:
- quella principale legata non solo al mondo della danza, ma più in generale del teatro, è legata all’uso di indumenti viola durante uno spettacolo.
Questa superstizione nasce durante il medioevo. Essendo il viola il colore dei paramenti sacri durante il periodo della quaresima, ed essendo che durante questo lungo periodo (40 giorni) era vietato ogni tipo di spettacolo, i ballerini hanno iniziato ad associare il viola al periodo in cui non potevano lavorare e quindi guadagnare per vivere. Perciò al giorno d’oggi il colore viola rimane bandito dal palco e da qualsiasi costume di scena, anche se qualche temerario c’è sempre;
- da evitare assolutamente è dire a un ballerino “Auguri” o “Buona fortuna” prima di uno spettacolo!! Molto meglio augurare “Merda”. Questo perché nell’800, quando ancora ci si muoveva in carrozza, più ce n’era a terra a causa dei cavalli che trainavano i veicoli, più gente si presumeva ci fosse a vedere uno spettacolo.
Altre superstizioni minori e meno conosciute sono:
- mai fischiare o fischiettare quando sì è sul palco o negli spogliatoi, il simile chiama il simile, e così si chiamano solo fischi da parte del pubblico;
- mai sedersi ad un tavolo da trucco ed avere alle spalle qualcuno in piedi;
- mai inciampare entrando in palco;
- mai salire sul palco indossando un cappello che non sia di scena;
- mai spiare il pubblico dal sipario prima della rappresentazione;
- mai aprire ombrelli sul palco;
- mai rovesciare la trousse dei cosmetici o la cipria;
- mai iniziare una rassegna, un progetto o qualsiasi altra cosa di martedì o venerdì, a causa di questo detto: ” Né di Venere né di Marte, non si sposa non si parte, né si dà principio all’arte” (la causa potrebbe essere attribuibile al fatto che Marte era Dio della guerra, e Venere Dea della femminilità, considerata in passato ingannatrice e lussuriosa;
- mai stare in un camerino che sia il numero 13;
- mai usare penne di pavone in scena.
Una chicca positiva: trovare un chiodo storto sul palco porta bene, poiché presagisce che ci si esibirà ancora in quello stesso teatro.
Francesca Perini
“Dietro le quinte”: Scarpette e laccetti, “Dietro le quinte”: il makeup di una ballerina, “Dietro le quinte”: Prima lezione di danza…come mi vesto?, “Dietro le quinte”: come si fa lo chignon?, “Dietro le quinte”: dopo il trucco…il ‘parrucco’
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